Come preparare un lungo viaggio in Asia nel 2024

Mentre ci trovavamo sull’isola di Pasqua, abbiamo avuto la fortuna d’incontrare altri viaggiatori arrivati lì non dal Cile, come noi, ma dalla Polinesia francese. Prima di allora avevano trascorso un bel po’ di tempo nel sud-est asiatico, esplorando diversi paesi. I loro racconti hanno piantato il primo seme di un’idea che ha richiesto cinque anni per maturare completamente: fare un lungo viaggio in Asia, simile a quello di otto mesi che abbiamo fatto in America Latina. Questa nuova avventura inizierà il prossimo ottobre!

La preparazione di questo tipo di viaggio richiede un po’ di tempo, come abbiamo descritto prima di partire nel 2019. Tuttavia, l’esperienza fatta con il primo viaggio ci ha aiutato molto ad accelerare i tempi. Ecco quindi cosa è cambiato, cosa è rimasto invariato e quali sono le novità di questo viaggio in Asia!

L’itinerario

La pianificazione dell’itinerario è stata piuttosto semplice: volevamo esplorare il maggior numero possibile di Paesi del sud-est asiatico, ma anche fare un lungo trekking sull’Himalaya e passare almeno un po’ di tempo in India. Questi ultimi due Paesi non sono proprio sulla strada, ma hanno bisogno di tempo per essere attraversati e le normali ferie lavorative non sono sempre sufficienti…

Per pianificare un itinerario più dettagliato, abbiamo utilizzato nuovamente il planificateur. Questo sito consente di creare il proprio viaggio o di farsi ispirare da viaggi fatti da altri utilizzatori. Fornisce anche indicazioni sul costo della vita in ogni paese e sui tempi di trasporto. Durante il nostro viaggio del 2019, abbiamo notato che la loro stima dei costi era piuttosto ben fatta: almeno per come siamo abituati a viaggiare noi!

Ecco come appare (almeno per ora) il nostro itinerario sul planificateur.

Sul planificateur ci sono anche indicazioni sulle possibili condizioni meteorologiche durante il viaggio. Questa è stata la parte più difficile da tenere in considerazione per questa avventura. Abbiamo dovuto prendere in conto la stagione dei monsoni in molti paesi diversi. Inoltre, come sempre, volevamo usare meno aerei possibile. È stato particolarmente difficile inserire nel viaggio il Nepal, dove la buona stagione per il trekking è limitata nel corso dell’anno.

Alla fine comincieremo in ottobre dall’Indonesia, per poi spostarci verso nord, prendere un volo tra il Vietnam e il Nepal, e terminare con l’India.

Visti e altri documenti

Una grande differenza con l’America Latina sono i visti d’ingresso nei diversi paesi. Non avevamo mai dovuto preoccuparci di chiedere un visto prima di arrivare alla frontiera e anche le date di scadenza non erano un problema. Per questo viaggio, però, è cambiato tutto. Dobbiamo portare con noi le nostre foto, chiedere alcuni visti in anticipo (per fortuna online) e abbiamo persino dovuto aggiungere un volo al nostro itinerario!
Infatti, dopo il COVID, non è più possibile entrare in India via terra con un semplice visto elettronico, bisogna passare per un’ambasciata. Ma poiché possono volerci diverse settimane per ottenerlo, e non volevamo rimanere bloccati, abbiamo deciso di aggiungere un volo tra Kathmandu e Varanasi. Questa semplice modifica rende possibile richiedere un visto online.

Ricordati di controllare le condizioni d’entrata nei diversi paesi e, se pensi di noleggiare un’auto, se una patente internazionale è necessaria o no.

Non entreremo nel dettaglio dei visti, poiché le regole cambiano molto da un paese all’altro. Abbiamo controllato solo quelle per i cittadini francesi e italiani, quindi se sei di uno di questi paesi e vuoi maggiori informazioni, puoi sempre lasciare un commento qui sotto.

Il suggerimento generale che possiamo darti è: controlla attentamente ogni singolo paese. Di solito il sito web del Ministero degli Esteri del tuo paese d’origine contiene un elenco di tutte le regole e le condizioni aggiornate. In alternativa, puoi provare a contattare l’ambasciata/il consolato locale del luogo che vuoi visitare.

Se vuoi noleggiare un veicolo, assicurati di controllare anche che la tua patente di guida sia valida nel paese che stai visitando. Potresti dover richiedere una versione internazionale della patente, a volte ben prima del viaggio stesso. In Francia potresti aspettare fino a 6 mesi!

Assicurazione di viaggio

L’assicurazione di viaggio è un must per noi. Può essere costosa, ma se dovesse succedere qualcosa, sarai più che contento di averla. Abbiamo rifatto lo stesso confronto della prima volta tra vari concorrenti, con risultati molto simili.

Alcune carte come Mastercard Gold o Visa Premium offrono una copertura abbastanza buona, ma solo per tre mesi. Fai attenzione al fatto che alcune carte offrono questo tipo di copertura solo per viaggi la cui durata complessiva è inferiore a tre mesi. La carta francese Ultim di BoursoBank ne è un esempio. Quindi, se hai intenzione di utilizzare questo tipo di assicurazione, più un’altra a partire dal terzo mese, saresti effettivamente scoperto per la prima parte del tuo viaggio. Leggi le clausole scritte in piccolo!

Alla fine siamo giunti alla stessa conclusione del 2019. La migliore assicurazione di viaggio per noi, per copertura e prezzo, è la Cap Aventure di Chapka. Offrono anche altre assicurazioni che coprono diversi scenari: soggiorni brevi, vacanze lavoro, volontariato, ecc…

Ha contribuito alla nostra scelta anche la rapidità con cui rispondono a tutte le nostre domande e, soprattutto, tutte le attività che abbiamo pianificato sono coperte. Tra queste: l’uso di piccole moto, le immersioni subacquee (fino a 40 m) e il trekking, anche in Himalaya fino a più di 5000 metri!

Cosa portarsi in un viaggio in Asia

L’elenco completo delle cose che porteremo con noi non è cambiato molto rispetto al primo viaggio. Puoi leggere tutto nel vecchio post. Siamo ancora grandi fan delle magliette in lana merino, ma ci siamo anche concentrati un po’ di più sulla parte del viaggio dedicata alla spiaggia, con una maglietta anti-UV in più da indossare durante lo snorkeling. Per avere notti più tranquille, porteremo anche una zanzariera per coprire il nostro letto.

Abbiamo deciso di aggiungere una protezione per la fotocamera, per poter scattare foto subacquee fino a 30 e più metri. Era così frustrante quando la fotocamera si spegneva a 15 metri!

Per fare un po’ di spazio, abbiamo deciso di sostituire il sacco a pelo, che non abbiamo quasi mai usato in America Latina, con un più semplice saccolenzuolo. In tutti i posti in cui siamo stati c’era qualche coperta di scorta in caso di necessità. Quindi, a meno che non abbiate intenzione di andare in campeggio, il sacco a pelo non è una necessità. I sacchilenzuolo, invece, sono un modo perfetto per dormire comodamente anche quando non si è del tutto convinti della pulizia di un luogo, cosa che a volte accade quando si fa un viaggio a budget limitato.

Per quanto riguarda l’attrezzatura da trekking di cui avremo bisogno per il Nepal: non vogliamo andare in giro per tutto il sud-est asiatico, al caldo, con scarponi, bastoni, piumini ecc… Abbiamo deciso che affitteremo o compreremo ciò che ci serve direttamente in Nepal. Forse non è l’opzione più economica, ma sicuramente la più comoda.

E il resto…

  • Anche questa volta abbiamo contattato diverse agenzie di viaggio per comprare i biglietti aerei. Questa volta però “Connaisseur du voyage” ci ha convinto di più. Seconda, e con poco distacco, Travel Nation.
  • Siamo ancora convinti utilizzatori delle carte di credito Revolut, ma ora abbinate alle nostre carte di BoursoBank e Fortuneo. Si tratta di banche online francesi che offrono pagamenti gratuiti anche all’estero. Verifica se anche nel tuo paese esistono banche di questo tipo! E ricorda che è sempre meglio portare con sé più carte. A volte la carta viene rifiutata, bloccata o si rischia di perderla. Meglio ancora se di circuiti diversi (Visa, Mastercard, American Express…).
  • Vaccinazioni: abbiamo dovuto fare alcuni richiami per l’epatite A e la febbre tifoidea, oltre a vaccinazioni nuove di zecca contro la rabbia e l’encefalite giapponese. Dopo la paura che ci eravamo presi a causa del morso del cane durante il primo viaggio, non volevamo risparmiare sui vaccini.

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