Leggenda narra che il primo Inca, Manco Capac, venne creato da Inti, il dio sole, e emerse dalle profondità del lago Titicaca. Creò poi la civiltà Inca, stabilendo la sua capitale a Cuzco.
Con una tale storia era impossibile per noi non voler visitare il famoso lago e alcune delle sue più di 40 isole. A 3800 mslm, il lago Titicaca è il più alto lago navigabile del mondo e si trova al confine tra due paesi: Perù e Bolivia.
Titicaca boliviano: Isla del Sol
Siamo arrivati a Copacabana da La Paz. Non volevamo rimanere nel paese più del necessario quindi abbiamo fatto in modo di arrivare in tempo per prendere una barca all’isola del Sole. Tutte le barche lasciano il molo alle stesse ore: 8 di mattina o 3 del pomeriggio. Un viaggio di sola andata costa 25 bob per persona. La traversata dura un’ora e mezza e ti lascia sulla parte sud dell’isola, al principio della scalinata Inca. C’è una tassa d’entrata all’isola di 10 bob per persona.
Sull’isola non ci sono bancomat quindi, prima di andarci, assicurati di avere soldi sufficienti.
Da ormai qualche anno non è possibile visitare la parte nord dell’isola a causa di alcuni problemi tra le comunità locali. Abbiamo però incontrato una coppia di argentini che soggiornavano nella parte nord, spostandosi a quella sud durante il giorno. Lo facevano ormai da qualche settimana senza problemi. Noi però non volevamo tentare la fortuna e non avevamo tempo in ogni caso quindi siamo comunque rimasti nella parte sud.
Ammirare il tramonto
Non ci sono moltissime cose da fare sull’isola del Sole. Nonostante ciò sarebbe un peccato non fermarcisi a dormire. Ti perderesti un bellissimo tramonto e una notte tranquilla. Noi abbiamo deciso di passarci una notte.
Una volta lasciati gli zaini in albergo, abbiamo cominciato a camminare verso il punto più elevato dell’isola per goderci il tramonto. È una camminata di 40 minuti circa, una parte da fare in mezzo ad una foresta, quindi poche persone ci vengono. E non sanno che si perdono visto che il tramonto da qui è veramente bello.
Fortunatamente avevamo con noi le nostre torce perché la strada al ritorno non è illuminata.
Festa in onore alla Pachamama
Abbiamo visitato l’isola durante una festa di quattro giorni in onore alla Madre Terra, Pachamama. Queste celebrazioni includevano musica, balli e grandi bevute. Tutti sono invitati a partecipare e ci è stata offerta della birra in diverse occasioni. La tradizione vuole che parte venga versata a terra come offerta a Pachamama. La birra va poi finita e il bicchiere passato a qualcun altro. Tutta la popolazione indigena vestiva in maniera tradizionale e ballava in continuazione. Era non solo bello da vedere ma anche divertente parteciparvi
Le scale Inca e la fontana dell’eterna giovinezza
Una delle prime cose che si vedono una volta arrivati sull’isola è la scalinata Inca. I gradini sono originali, con dell’acqua che vi scorre su entrambi i lati. Alla fine delle scale puoi trovare una fontana che si dice doni l’eterna giovinezza. Sali tranquillamente, l’altitudine ti fa perdere velocemente il fiato. Ovviamente una volta raggiunta la fontana abbiamo bevuto e riempito le nostre borracce. Ti faremo sapere in alcuni anni se l’acqua ha avuto alcun effetto.
Visitare le rovine di Pilko Kaina
Dopo una bella camminata lungo seguendo la costa arriverai ad alcune rovine Inca. Erano un antico palazzo costruito sul fianco di un montagna. Purtroppo però non c’è nessuna informazione sul sito stesso.
Titicaca peruviano
Da Copacabana, Bolivia, è possibile prendere un bus fino a Puno, Perù, per visitare anche quella parte del lago Titicaca. In tutto impiegherai circa 8 ore, passaggio della frontiera incluso.
Puno non è una città bellissima ma è il punto d’inizio perfetto per visitare le famose isole peruviane sul lago Titicaca. Dopo aver considerato tutte le opzioni abbiamo deciso di fare un tour di 2 giorni per visitare due isole e dormire su una di loro.
Isole Uros
Il tour inizia la mattina presto con la visita alle isole Uros. Queste isole sono famose per essere flottanti, costruite con totora (canna locale) dalla popolazione Uros.
Eravamo incuriositi dal come le isole flottanti sono costruite, nonostante molte persone ci avevano già avvisati che ormai sono molto turistiche e molto poche autentiche.
Una volta arrivati sull’isola una donna ci ha dato una spiegazione molto interessante su come si costruiscono le isole. Le radici di totora e parte del suolo in cui si trovano sono raccolte in grossi blocchi. La loro densità è talmente bassa che galleggiano. Molti di questi blocchi vengono legati insieme per formare delle grandi piattaforme. Nel frattempo, i fusti e le foglie di totora vengono lasciate a seccare. Infine la totora secca è posta sulle piattaforme per creare una superficie calpestabile.
La stessa donna ci ha poi invitato a entrare nelle loro case per vedere come vivono. A quel punto ci siamo cominciati a sentire a disagio. Ma è quando hanno cominciato a cantare “vamos a la playa” che ci è sembrato tutto inappropriato. Anche se parte della visita è davvero interessante, la maggior parte ci è sembrata davvero uno show creato per noi turisti.
Amantani
Abbiamo poi raggiunto l’isola Amantani, dove abbiamo incontrato la famiglia locale che ci avrebbe ospitato per la notte. Gli alloggi sull’isola sono gestiti dalle comunità in modo che ogni famiglia ne possa trarre beneficio. Sia i villaggi che le famiglie fanno a turno per ospitare i turisti. Perciò non puoi mai sapere esattamente dove o con chi starai. Le case sono molto semplici e il confort è limitato ma le famiglie sono normalmente molto ospitali. La moglie della famiglia ci è venuta a prendere al molo e ci ha offerto un ottimo pranzo a base di quinoa e patate.
Nel pomeriggio ci siamo uniti al resto del gruppo per una camminata fino alla cima dell’isola per goderci un bel tramonto dalle rovine del tempio di Pachamama. La notte la comunità ha organizzato una festa con una band locale e danze tipiche.
Taquile
Il mattino seguente siamo tornati alla barca per raggiungere l’ultima isola del tour, Taquile. Siamo saliti al punto più alto dell’isola e abbiamo camminato fino al villaggio principale. Lì abbiamo potuto apprezzare la famosa arte tessile dell’isola.Abbiamo finito il tour con un pranzo a base di trota prima di tornare a Puno.
Quando visiti il lago Titicaca non dimenticarti di provare la trota, una delle specialità della regione. Sono davvero buone!