Dopo la nostra visita a Granada e Cordova, descritta nell’ultimo post, è arrivato il momento di spostarci alla prossima città! L’ultima tappa del nostro viaggio ci porta nella capitale andalusa, Siviglia… e che finale! Siviglia è magnifica, una città viva, piena di persone, bar e cose da vedere.
La cattedrale e l’Alcazar
La nostra prima tappa ci porta all’immensa cattedrale gotica, la più grande del mondo. È talmente grande che la sacristia, dove il prete si prepara prima della messa, ha le stesse dimensioni di moltre altre chiese!
Al suo interno ci sono molte cose da vedere, come la tomba di Colombo, un enorme organo e vari dipinti. La cosa migliore è però l’altare maggiore, dove si trova il più grande retablo del mondo. È composto da 36 scomparti con scene dalla Bibbia.
Anche questa cattedrale è stata costruita sopra una vecchia moschea. A differenza di Cordova però non ce se n’accorge subito. La torre campanaria, chiamata Giralda, non è altro che il vecchio minareto. È possibile camminare (sì, camminare visto che non ci sono scale ma solo una lunga rampa) fino in cima e godere di un bellissimo panorama della città.
Vicino alla cattedrale si trova l’Alcazar, un palazzo reale, e i suoi giardini. È uno dei più bei palazzi mudejar, stile creato dopo la Reconquista da parte dei cristiani ma altamente influenzato dall’arte Islamica. Questa influenza è visibile nella facciata, nei cortili, nelle colonne e archi, tutti decorati con motivi simili a quelli che avevamo già visto nell’Alhambra, ma inneggianti ai re di Spagna. Il complesso è grande ma la visita merita davvero il tempo speso. Siamo rimasti dentro più di tre ore senza accorgercene!
Vagando per le strade di Siviglia
Mentre giravamo per le strade di Siviglia abbiamo deciso di fermarci alla Casa de Pilatos per cercare di sfuggire al caldo. È una casa privata, dove si mescolano gli stili rinascimentale italiano e mudejar, ricca di azulejos, piastrelle decorate. La casa merita sicuramente la visita e l’audioguida, inclusa nel prezzo, fornisce moltissime informazioni, anche se risulta abbastanza prolissa.
L’Archivo General de Indias è stata una gradita sorpresa. L’entrata è libera ed è possibile incontrare qualche esposizione temporanea interessante (programma, in spagnolo, a questo link). Nel nostro caso il tema erano i lavori ingenieristici necessari alla colonizzazione dell’America. Il palazzo contiene molti documenti originali riguardanti la scoperta del Nuovo Mondo. Tra questi anche le lettere scambiate tra Cristoforo Colombo e la famiglia reale spagnola.
Fiesta e Flamenco!
Come forse sapete, il flamenco è nato a Siviglia, perciò non potevamo immaginare di terminare il nostro viaggio senza assistere ad almeno uno spettacolo. Abbiamo avuto la fortuna di trovarne uno in plaza de España. Il chitarrista muoveva le dita ad una velocità impressionante, la cantante aveva una voce incredibile e le ballerine erano molto abili con nacchere e scarpe da tip tap.
Abbiamo avuto anche la fortuna di coincidere con la fiesta mayor di Triana, il quartiere dall’altra parte del fiume. La fiesta mayor è una festa organizzata da un quartiere, o città, una volta all’anno, sempre nello stesso periodo. Include musica dal vivo, cibo, birra, moltissima gente e divertimento tutta la notte!
E con Siviglia terminiamo il nostro viaggio in Andalusia, un’altra regione fantastica della bellissima Spagna. A dir la verità abbiamo anche passato qualche giorno a Huelva, ma un matrimonio non lascia molto tempo per esplorare i dintorni!
Tra i molti ricordi divertenti che portiamo con noi:
- Un barista che diceva che eravamo fortunati perchè la temperatura non aveva superato i 40°. Ce n’erano “solo” 38°, già abbastanza per noi!
- Lo sciopero dei treni con solo 3 treni cancellati. Ovviamente uno dei tre era quello che volevamo prendere. Sempre controllare se ci sono bus, spesso sono più veloci e meno cari!
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Una risposta a “Siviglia: la fine delle nostre avventure in Andalusia!”